Lettera per Giorgio Armani

Lettera aperta di Anonimo a Giorgio Armani
“Made in......”

venerdì 5 febbraio 2016,

Buongiorno Giorgio Armani,
Può il marchio di abbigliamento più conosciuto al mondo e venduto per la sua "italiana nomea" produrre oltre il 70% di tutte le linee in Asia?
Sono deluso.
Perché essere italiani non significa solo vendere il nome, ma anche vivere italiano.
Ok, ufficio stile, prodotto, qualità tra Modena e Milano, ma la manifattura cinese o comunque "far east" è un brutto colpo morale. Ci avete abbandonato tutti! Come possiamo rialzarci se Armani con la A maiuscola diventa almani (L voluta)?
Per me è imbarazzante. Rabbia, questo è il sentimento che provo. Io sono Italiano, noi abbiamo Armani! Armani, l'orgoglio di noi italiani all'estero. Entrare in un negozio e sentirsi a casa, dove il cuore sta. Lo ammetto si, spesso mi sento tradito. Guardo la made in..... e capisco che forse eravamo grandi ed ora non lo siamo più. Ma sono tenace. Sono made in Italy e penso che un giorno tutto potrà tornare come prima, magari anche grazie al mio piccolo sacrificio quotidiano o ai 10 minuti dedicati a questa inutile lettera scritta solo per far parlare la mia morale.
Ma nella vita si sa, la morale spesso si scontra con i soldi........spesso perde, poche volte vince.
Aspetto le poche.
Una caro saluto.

Autore: Anonimo

Lettera per Giorgio Armani. Lettera 40.

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