Lettera per Pierfrancesco Diliberto “Pif”

Lettera aperta di Claudia Agosta a Pierfrancesco Diliberto “Pif”
“Disabili Sicilia”

mercoledì 12 aprile 2017,

Buongiorno Pierfrancesco Diliberto “Pif”,
la ringrazio per la sua campagna di sensibilizzazione a favore dei disabili siciliani. Nel febbraio 2016, a Catania, ho visto morire mio padre (disabile grave), senza aver ricevuto un aiuto concreto da parte della Regione Sicilia e dello Stato per far fronte alle sue necessità. A causa delle carenze assistenziali, siamo stati costretti a ricoverarlo in una casa di riposo privata ed è infine morto, per setticemia, su una lettiga di un'astanteria di pronto soccorso, dove ha agonizzato per tre giorni, senza che gli venissero garantiti il rispetto della privacy e il conforto dei famigliari. Non potendo fare più nulla per mio padre, ho sentito come dovere civico la necessità di segnalare il caso al Ministero della Salute, sintetizzando le tappe del nostro calvario da "abbandonati" dallo Stato e denunciando il mancato rispetto di leggi e Carte dei servizi varie. A mio padre (pensionato con 950 euro mensili) sono stati negati adeguate cure domiciliari, ricoveri, un letto dove morire e perfino l'indennità di accompagnamento da parte della commissione dell'Asl, che ha trasmesso la pratica all'Inps (il verbale d'invalidità con il riconoscimento da parte dell'Inps è arrivato solo dopo la morte). Abbiamo dovuto sostenere spese per ausili, cateteri, traverse, pannolini (perché non potevamo aspettare i tempi della burocrazia). Il Ministero, con apposita nota ufficiale del maggio 2016, ha chiesto all'Assessorato Regionale alla salute di voler compiere le verifiche di competenza e di fornire un riscontro nel merito. Non ho ancora notizie riguardo agli accertamenti, nonostante un mio sollecito del 27 febbraio 2017 alla Regione. Aspetto che qualcuno mi dia delle risposte che siano convincenti. Non si può attribuire tutto ai tagli alla sanità; ci sono anche delle responsabilità e certi dirigenti, oltre all'onore di ricoprire certi ruoli, devono assumersi anche l'onere di migliorare i servizi e di scusarsi (mettendoci la faccia) quando non sanno gestirli a vantaggio della comunità. Mi piacerebbe raccontarle nel dettaglio la mia esperienza e le chiedo di aiutarmi in questa mia "battaglia civile". Spero di ricevere una sua risposta.


Autore: Claudia Agosta

Lettera per Pierfrancesco Diliberto “Pif”. Lettera 8.

Nessun commento su questa lettera a Pierfrancesco Diliberto “Pif”


HTML autorizzato: <b> <i> <a> :-) ;-) :-( :-| :-o :-S 8-) :-x :-/ :-p XD :D



Celebrità > P > Pierfrancesco Diliberto “Pif” > Lettera 8 > scrivere