Lettera per Giuseppe Tornatore

Lettera aperta di GREGORIO ASERO a Giuseppe Tornatore
“Agata di gregorio asero”

sabato 10 dicembre 2016,

Buongiorno Giuseppe Tornatore,

È un romanzo che racconta la mia terra: la Sicilia. Narra di amori, di odi, di passioni e di tormenti che, penso, la caratterizzino. Con i personaggi di questa storia voglio condividere lo spazio, il tempo e soprattutto le emozioni che sono profuse a piene mani, senza mai risparmiarsi. Le donne e gli uomini che animano il racconto vivono in un mondo fatalista, dove lentamente e confusamente si sprofonda nell’inevitabilità. Sono personaggi a cui spesso sfugge il vero senso della vita: la gioia.

C’è Michele che non capisce, o forse capisce troppo tardi, che il suo amore è stato un vero amore, ma vissuto con un impeto sbagliato, per cui sono più i dolori che non le gioie che l’uomo reca alla donna amata.
C’è Agata, bella, austera, orgogliosa, che pure lei amando, senza volerlo ammettere al di là di ogni limite e di ogni umana comprensione, non si rende conto che nel suo amore abbraccia anche l’odio, il rancore e la vendetta, sentimenti posti all’antitesi del vero amore. Troppo tardi comprenderà che forse bastava il perdono e il corso della vita sarebbe stato diverso.
C’è Barbara, una donna bella, umile, buona, vittima inconsapevole di un destino che non le appartiene. Una donna che avrebbe solo voluto vivere una vita serena ma che, come tutti gli umili, subisce e paga gli errori degli altri.
C’è il vecchio nonno Salvatore che deve inevitabilmente salvare il suo onore e quello della figlia, perché nella cultura siciliana un capofamiglia deve avere gli onori e gli oneri che gli competono.
C’è Turi figlio, che non comprende il comportamento dei genitori. Un dramma strugge il cuore del ragazzo: non accetta che i suoi genitori si amino e si odino allo stesso modo.
Questi e gli altri personaggi del racconto sono lo specchio fedele della vita, dove convivono altruismo, invidia, generosità, sofferenza e lotta.
Questo è un racconto che esalta l’amore e la passione, ma anche l’odio e la vendetta.

Autore: GREGORIO ASERO

Lettera per Giuseppe Tornatore. Lettera 131.

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