Lettera per Carlo Verdone

Lettera aperta di Fabio Nardocci a Carlo Verdone
“Roma e i luoghi comuni”

mercoledì 30 maggio 2012,

Buongiorno Carlo Verdone, ritengo il suo intervento su Roma uno dei pochissimi che fanno luce sulla nostra città. Roma ormai non è piu' paragonabile con qualsiasi grande città europea. E' diventata un inferno tra traffico veicolare, abusivismo e speculazione edilizia, degrado di ogni struttura e luogo pubblico. E' diventato impossibile vivere.
Noi romani ci siamo sempre ciondolati sul luogo comune della città piu' bella del mondo. Ma così non è.
In nessun paese civile permetterebero abusivismo edilizio ed occupazioni nel parco dell'Appia Antica o baracche a ridosso dell'Acquedotto Romano, solo per fare un esempio.
Cosa fare: 1) Centralizzare i centri decisionali per l'urbanistica ed affidarli a studiosi di fama mondiale che "ridisegnino" Roma ( e non ad una politica criminale);
2) così disegnata, iniziare a demolire gli orrori edilizi ; 3) cosi disegnata , ricostruire su parametri a basso impatto ambientale e rispettando la Storia; 4) Minimizzare l'utilizzo di nuova campagna ;
5) affidare il patrimonio artistico ed architettonico ad una autorità europea.
Inizierebbe un circolo virtuoso. Sarebbe l'inizio di una nuova era.
Lei è ascoltato. Cerchi quando le è possibile di divulgare questo progetto, se lo condivide.
Roma ha bisogno di visioni e non di luoghi comuni. Grazie.

Autore: Fabio Nardocci

Lettera per Carlo Verdone. Lettera 16.

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