Lettera per Carlo Verdone

Lettera aperta di Caterina a Carlo Verdone
“Pirandello docet sed ego non disco”

martedì 18 giugno 2019,

Buongiorno Carlo Verdone,

Carissimo Carlo Verdone, più volte in questo periodo mi sono ritrovata a vivere nella mia vita scene che avevano il sapore delle splendide atmosfere dei suoi film. Oggi ne ho avuto la conferma.
In continua lotta tra realtà ed apparenza vivo in questo periodo anche tutto ciò che so di pirandello ( ecco la ragione del titolo della lettera), autore su cui ho lavorato per la mia tesi di dottorato e da cui mi sono allontanata per dedicarmi alla scuola e alla famiglia. Insomma piena di contraddizioni e armonicamente piena di difetti tanto da essere ritenuta da tutti, tranne che da me stessa, una donna molto affascinante, mi destreggio tra letteratura, asilo, amici, uso il sarcasmo e l'ironia per affrontare un momentaccio e mi ritrovo a 39 anni a girare la città accompagnandomi con la musica bella, per rivivere in attimi il sapore della liberta' degli anni universitari e sanlorenzini. Un'ultimissima cosa prima di salutarla: voglio incontrarla. Posso? Anche una mail privata su cui scriverle con più dettagli cosa mi succede andrebbe bene. Grazie. Cordialmente, Caterina

Autore: Caterina

Lettera per Carlo Verdone. Lettera 373.

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