Lettera per Checco Zalone

Lettera aperta di Angelo a Checco Zalone
“Sketch di vita vissuti da un barese”

venerdì 6 gennaio 2017,

Buongiorno Checco Zalone,

Mi diverto molto a vederti protagonista dei tuoii films e sketches televisivi e noto che la tua comicita' potrebbe essere ancora piu' esilarante se potessi fare altri personaggi che hanno fatto parte della mia infanzia quando abitavo a Bari ( 1945-1967) precisamente al Rione Carrassi.
Per esempio i personaggi di Colino e Marietta che io sentivo alla radio nel primo pomeriggio della domenica che ci faceva ridere a crepapelle a tutti i componenti della mia numerosa famiglia ( genitori+6 figli) rigorosamente quasi tutti distanziati di 2 anni d'eta' partendo dal piu' grande.
Dalla riunione che si faceva con tutti i componenti della famiglia e dei vicini di casa che accorrevano nella casa dei mie genitori ( fortunati ad avere acquistato uno dei primi apparecchi TV dell'epoca anno 1955) a vedere la trasmissione di Lascia e raddoppia rigorosamente trasmessa sull'unico canale Rai il giovedi' sera. Tutti attorno al tavolo rettangolare della sala da pranzo con il nonno e la nonna in prima fila e sul fondo della stanza l'immancabile divano su cui sedavano il maggiore dei fratelli con la sua fidanzata a cui era concesso di stare mano nella mano come massimo delle loro effusioni .
Il nonno che durante la trasmissione ogni tanto si spostava lentamente di lato alternando il lato sinistro e destro alzando nello stesso tempo la gamba dando l'impressione di cadere dalla sedia e facendoci sobbalzare dalla nostra sedia al grido di mio padre che diceva "avvuand u nonn avvuand u nonn" e una bella sera capimmo il motivo perche' il nonno dava l'idea di cadere dalla sua sedia che era quello che lui poveretto tentava come dire "di fare un pepito ...." e noi con il nostro pronto intervento con la paura che cadesse glielo abortivamo ogni volta .... al che una sera sbotto' e disse " ma in chessa caz.. de casa non zi pueete pipitia' in bacee"...
E tanti altri aneddoti che hanno caratterizzato la mia infanzia e gioventu' barese .....
Grazie Checco della tua attenzione e facci ridere ancora per molto tempo specialmente a noi baresi doc che capiamo la tua comicita' come non pochi ....
Un caro saluto
Angelo

Autore: Angelo

Lettera per Checco Zalone. Lettera 57.

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