Lettera per Pierfrancesco Diliberto “Pif”

Lettera aperta di Anonimo a Pierfrancesco Diliberto “Pif”
“Il Figlio di Nessuno ”

domenica 9 giugno 2019,

Buongiorno Pierfrancesco Diliberto “Pif”,
Sono nato e cresciuto al sud, dove L odore di omertà e falsità ormai da tempo mi fa vomitare. Sono un insegnane, e La mia nn è una storia breve. Dico solo che la mia vita è stata rovinata nel giro di 15 min. Non posso scrivere quello che mi è accaduto in una lettera aperta. Ho cercato di contattarti per altre vie , ma nn riesco a trovare nessun contatto diretto...La mia vita è stata rovinata 2 anni e mezzo fa, e il silenzio che mi avvolge mi fa impazzire.. Un Avvocato a fine di maggio ( il mio avvocato) mi dice “ Dai ok ! Ci aggiorniamo dopo l’estate” gli ho risposto “ma siamo a Maggio!” La risposta??? “ Questa è l’italia“!!! Nel corso di questi due anni e mezzo ho visto solo spalle che si alzano e teste che si scuotono...Vi starete chiedendo... Vabbè ma cosa ti è successo di così grave??? Ho insegnato in un centro di accoglienza profughi. Quel maledetto giorno accompagnavo due profughi in un centro nella provincia, dove i ragazzi di colore, di questo centro, nn percepivano soldi da circa 15 giorni... Appena sono arrivato hanno iniziato ad urlare contro di me , ho cercato di spiegare che nn centravo nulla con i pagamenti...Mi hanno massacrato di botte!! Trauma cranico politrauma, sei costole fratturate, frattura dello zigomo, 2 fratture alla mascella, frattura dell avambraccio e del polso e tutto policontuso.. Dopo essere stato picchiato, perché salvato da un mio collega giunto sul posto dopo circa 30min, sono stato preso alle spalle e rimassacrato di botte da un carabiniere in borghese non in servizio con manganello e pistola , cognato del proprietario della struttura... Gli ho detto “ scusi perché mi sta picchiando? “ per salvarti la vita altrimenti ti linciano!!! Tutto ciò detto con insulti minacce e il loro dialetto stretto di provincia... Circa un centinaio di persone erano ferme lì a guardare, nessuno mi aiutava , ero pieno di sangue forti giramenti di testa, nn riuscivo a camminare ,c’era il 118 è la volante dei carabinieri, dove 2 carabinieri a braccia conserte si godevano la scena del film... Logicamente il carabiniere in questione ha fatto subito rapporto a suo favore scrivendo che io sono arrivato nel centro con una pistola giocattolo e che lui è dovuto intervenire altrimenti mi avrebbero, ammazzato. Stessa dichiarazione hanno fatto i ragazzi di colore ad una TV Regionale... Io dopo un anno di visite e ricoveri in ospedale ho chiamato il giornalista e gli ho detto “ volete davvero sapere come sono andati i fatti???Ora, la mia storia é stata occultata, quella invece dei bravi ragazzi di colore e carabiniere, è lì presente negli archivi della suddetta TVRegionale... ho contattato il MONDO, avvocati, patronati, CAF lettere a politici, nessuno mi ha ascoltato, nessuna risposta !!! L’ unico ente che ringrazio per la loro efficienza e professionalità e lNail , che dopo varie e numerose visite e ricoveri mi ha riconosciuto un invalidità del 25%. Il medico legale appena mi ha visto mi ha detto “ com è che sei vivo?? La mia denuncia è lì ferma in procura da 2 anni e mezzo...Ed un mio amico ispettore di polizia mi ha detto “ spera che venga archiviata”! Quello che sto vivendo è un incubo, nn dormo la notte, ogni giorno penso a quel maledetto giorno che mi ha rovinato la vita è ogni giorno devo indossare una maschera col sorriso per vedere mio figlio, che mi dice” papà ma oggi nn sei andato a lavorare “??!! Ho percorso e sto percorrendo un corridoio infinito pieno di porte chiuse , dove provo a bussare ad ogni singola porta , ma nessuno mi apre... Perché??? Perché sono il FIGLIO DI NESSUNO...

Autore: Anonimo

Lettera per Pierfrancesco Diliberto “Pif”. Lettera 46.

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