Lettera per John Elkann

Lettera aperta di Vincenzo a John Elkann
“La speranza non muore mai”

mercoledì 24 giugno 2020,

Buongiorno John Elkann,
non ci credo che le arrivi questa mia richiesta ma come si dice gettare un sasso nello stagno può provocare uno tsunami se arriva alle formiche, per cu provo.
Le scrivo come vice presidente della mia associazione di volontariato di protezione civile.
Sono del Sud precisamente di Napoli. In questo periodo abbiamo affrontato battaglie enormi e sfide ben oltre le concezioni umane.
Ma abbiamo fatto squadra e cercato di portare un sorriso un aiuto a tutta la popolazione consegnando pacchi di genere alimentari dalle 7 del mattina fino a sera arrivando stremati a volte con le mascherine sul volto che ci segnavano e irritavano le mucose ma avevamo sempre un sorriso per chi ce lo chiedeva.
Abbiamo utilizzato i nostri mezzi poichè dopo anni ancora la pubblica amministrazione non permette alle associazioni di poter accedere ad avere una jeep in comodato d'uso per i servizi di protezione civile.
Purtroppo si sa che le macchine resistono fino quando possono e la nostra amata FIAT STILO a 350000 km comincia a dire basta . Saremo a breve senza mezzi per supportare le altre squadre in campo. Come sapete il terzo settore campa solo di donazioni e per averle è un casino madornale di burocrazia.
Per cui sono qui con mia figlia in braccio nata il 20 marzo 2020 in pieno covid-19 a chiederle un aiuto.
Forse non le arriverà mai questo grido di aiuto ma una cosa è certa non molliamo come abbiamo sempre fatto.
La ringraziamo anticipatamente della sua comprensione.

Autore: Vincenzo