Lettera per Andrea Agnelli

Lettera aperta di Amante del calcio a Andrea Agnelli
“Il futuro del calcio”

martedì 9 marzo 2021,

Buongiorno Andrea Agnelli,

sono un grandissimo appassionato di calcio (italiano, europeo e mondiale). Intanto ci tengo molto a ringraziarla per il lavoro svolto in passato, per quello che svolge nel presente e per quello che svolgerà in futuro che ritengo molto importante.

Premettendo che sono molto ignorante e che il mio italiano non è perfetto, ci tenevo a parlarle del futuro del nostro sport.
Come detto da lei recentemente il calcio sta perdendo moltissimo interesse e sembra non andare incontro a ciò che i tifosi vogliono realmente (ci sono moltissimi tifosi che arrivano a tifare anche più di una squadra (cosa molto significativa e a tratti preoccupante)).

Quello che volevo fare con questa lettera era darle uno spunto di riflessione ricordandole cos'è il calcio facendo una distinzione tra chi lavora all'interno del settore (dipendente di una società) e che quindi vede o può vedere il calcio come un lavoro e chi invece è un semplice tifoso (non dipendente) e vede il calcio come spettacolo e intrattenimento. Naturalmente da qui dovrebbe partire l'analisi di ciò che si sta sbagliando nel calcio sui tifosi e su quello che vogliono realmente (spettacolo e intrattenimento) e Da qui dovrebbe iniziare a farsi la domanda più importante di tutte: 'Come/Perchè e Quando si sceglie di tifare una determinata squadra?' Questa domanda è importantissima perchè alla base del motore calcio ci sono proprio i tifosi. Quindi la risposta che ho dato personalmente al 'quando si diventa tifosi di una determinata squadra' può iniziare col primo approccio al nostro sport e quindi in giovane età. Ora la risposta al Come / Perchè è la più complessa e racchiude molteplici motivi:
-famiglia (legame personale con un dipendente, tradizione familiare...)
-territorio (senso di appartenenza alla città, atmosfera dentro e fuori lo stadio prima, dopo e durante le partite...)
-gioco individuale (Maradona, Pele, Cruyff, Messi, CR7, Ronaldinho...)
-gioco di squadra (Guardiola, Sacchi, Bielsa...)
-risultati (storia passata, presente e futura)
Detto ciò cosa di questi motivi dipendono dalle società di calcio? I Risultati, la Qualità del gioco di squadra e individuale e in parte il territorio.

Chiedendomi poi cosa nella pratica le società debbano affrontare dal punto di vista economico sono andato in difficoltà e quindi spero che ciò che dica da qui in poi possa essere quanto meno verosimile. Nelle spese vengono considerate tutte quelle che riguardano le strutture, gli spostamenti (trasferte, tournee...) e il pagamento dei dipendenti (Qualità del gioco individuale e di squadra). Nei ricavi ho considerato la vendita di maglie e biglietti (Tifosi), gli accordi di sponsorizzazione (NTifosi e Risultati (che portano un maggior numero di tifosi)) e parte della concessione dei diritti tv e delle sponsorizzazioni delle competizioni a cui la squadra partecipa (Risultati). A questo si aggiungono le spese e i ricavi derivanti dai trasferimenti di giocatori o staff da una società all'altra. Quindi nella mia analisi mi sono chiesto anche in base a cosa si determina il valore di un determinato giocatore e la risposta che ho dato è stata: -Qualità del giocatore, - Prospettiva futura (Età), -Anni di contratto rimasti, -Risultati raggiunti individualmente e/o con la squadra.
In seguito mi sono quindi interrogato su come una competizione (campionato o coppa) possa generare il massimo interesse possibile (ricavi)
La mia risposta è stata:
-Aumentando il livello qualitativo medio delle squadre partecipanti (aumentando l'equilibrio interno delle squadre, quindi delle partite e in generale della competizione, avendo però un equilibrio qualitativo alto)
-Aumentando l'imprevedibilità delle singole partite (e quindi aumentando l'interesse nel guardare ogni singola partita) e della competizione in generale
In conclusione più il livello qualitativo medio delle squadre partecipanti è alto, più tifosi ci saranno (qualità del gioco individuale e di squadra) e più aumenta di valore la competizione. Più aumenta l'equilibrio delle squadre, delle partite e della competizione più le partite e la competizione saranno interessanti da vedere e avranno più seguito.

Come si può quindi alzare il livello medio delle partecipanti? Tenendo ben presente i fattori che fanno scegliere la squadra da tifare ad una persona direi aumentando la disponibilità economica delle squadre nelle posizioni medio-basse o delle divisioni inferiori nel caso dei campionati per garantire almeno il mantenimento dei costi e la possibilità di miglioramento (Strutture e Qualità dei dipendenti) a tutte le squadre partecipanti, garantendo un alto equilibrio qualitativo. E la meritocrazia? Il calcio è sport e la meritocrazia sta nel premiare chi è il migliore in campo e le squadre che vincono trovano comunque maggior seguito in quanto scrivono la storia (più tifosi, più maglie-biglietti, più ricavi e più possibilità di ingaggiare giocatori di alta qualità, più intrattenimento e più spettacolo). Come possiamo quindi proteggere le società? Ad esempio regolamentando le possibili spese (trasferimenti, commissioni, stipendi...) che hanno le società mettendo una soglia minima (per salvaguardare il livello qualitativo minimo del campionato) e massima (per salvaguardare l'equilibrio dentro al campo e fuori dal campo e quindi l'interesse generale verso la competizione) evitando valutazioni eccessive su eventuali trasferimenti o stipendi e garantendo uniformità di giudizio e di valutazione nell'intero sistema. Un'altra cosa che limiterebbe parte delle spese e potrebbe aumentare i ricavi delle squadre è puntare molto su giocatori giovani (es. inserire un minutaggio obbligatorio per un tot di giocatori giovani provenienti dal vivaio della squadra o della nazione in generale, in modo tale da aumentare il valore di ogni singolo giocatore (della squadra e del campionato in generale)). Trovando una soluzione interna per un tot di giocatori le squadre ridurrebbero le spese, aumenterebbero i ricavi delle eventuali cessioni grazie all'aumento di valore del singolo giocatore e avrebbero più disponibilità economica per rafforzare il resto della squadra o le strutture. A questo va aggiunta la percezione e il messaggio che si punti veramente sui giovani e che quindi aumenti quel sogno che ogni bambino può avere di diventare calciatore.

Detto ciò concludo col ringraziarla del tempo concessomi e spero di averle dato qualche spunto di riflessione per eventuali decisioni future.
Grazie ancora e a presto.

Autore: Amante del calcio

Lettera per Andrea Agnelli. Lettera 121.

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