Lettera per Paolo Sorrentino

Lettera aperta di Mario Dello Iacovo a Paolo Sorrentino
“Gita ai Musei Vaticani”

sabato 21 febbraio 2015,

Buongiorno Paolo Sorrentino,Sono ai Musei Vaticani di fronte ad un'opera di Giorgione e noto che il tema dominante è la morte.
Essa non è vista come un evento ineluttabile, ma come un pretesto naturale intorno al quale si muove il mondo e l'intera sfera emotiva dell'umanità.
Stupisce come su ogni volto rappresentato si legga l'attenzione rivolta al trascendente con particolare riguardo all' espressione degli occhi pieni di paura, timore, rassegnazione o pietà.
Poi, inattesa, c"e" la discesa del Dio che placa ogni ansia, rassicura i cuori e fa delle ostilità dei gesti il momento di congiunzione dell'uomo con l' Aldilà.
Eccomi varcare la soglia delle stanze di Raffaello con affreschi che rappresentano una guerra, resa più cruenta dalle espressioni di disperazione dei combattenti, ma, che, con l'arrivo degli Angeli si trasforma in tentativo di porre fine al conflitto ovvero favorire la possibilita" che, nella concitazione della lotta, si possa trovare la via della salvezza.
Il Divino è sempre presente nel quotidiano.
Varco ora la soglia della Cappella Sistina che è la vera meraviglia del mondo.
Il giudizio universale immaginato da Michelangelo sembra essere ammonimento e insegnamento per noi che lamentiamo la mancanza di comunicazione diretta di Dio agli uomini.
In essa tutto è perfezione, tutto è armonia dai contenuti didattico-religiosi.
Ho avuto quasi la certezza che tutti cercassero di trovare misericordia da Dio e sua Madre, figure poste al centro dell'affresco, ma che essi sospendevano il giudizio, nonostante l' affaccendarsi e le premure urgenti di salvezza che tutti manifestavano.
Ma perchè i Giudici sembrano sospendere il Giudizio? forse per dare ancora piu" tempo agli uomini di riflettere e porre rimedio ai propri errori. I colori poi non sembrano necessari perchè ogni personaggio sembra preso dal mondo e posato lì dall'artista al fine di rendere il messaggio più diretto.
Le scene sulle pareti, poi, della vita di tutti i giorni sembrano lasciarci un messaggio di speranza per la presenza costante dell'Altissimo.
Mi chiedo, allora, perchè quando ci sentiamo persi, incapaci di sapere cosa fare, non facciamo un sopralluogo qui per prendere la linfa vitale che rende sicuri e liberi di agire?
Peraltro, quando vedo intorno a me visitatori tedeschi, cinesi, giapponesi, russi che estasiati ammirano i capolavori michelangioleschi e non solo, mi viene voglia di gridare "Costoro sanno che le opere che ammirano sono state realizzate da italiani e che perciò siamo i più "ricchi del mondo"?E' solo il caso di notare che la produzione artistica fu così fertile in quell'epoca che oggi non ha lasciato nessun angolo del percorso privo di opere di eccellente livello artistico.
Qui non è il denaro o il potere che domina la scena ma le intuizioni creative realizzate da artisti facenti parte della stirpe italica.
Mario Dello Iacovo.

Autore: Mario Dello Iacovo

Lettera per Paolo Sorrentino. Lettera 14.

Un commento su questa lettera a Paolo Sorrentino
  1. Il vostro parere... :-) :-) :-)
    Analisi attenta e accurata in ogni suo aspetto....
    Complimenti!!!

    C'era 9 anni, da fabio


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