Lettera per Paolo Sorrentino

Lettera aperta di Carmine Iannarone a Paolo Sorrentino
“Una storia vera della Napoli del 600”

domenica 31 maggio 2020,

Buongiorno Paolo Sorrentino,

Sono un prof. di arte di un piccolo comune della provincia di Avellino, Gesualdo, nome legato ad una delle figure più illustri della Napoli del "600, Il principe Carlo Gesualdo celebre madrigalista, forse tra i più importanti della storia della musica tardo rinascimentale. Egli era discendente dai Normanni, direttamente dalla stirpe reale degli Altavilla. Purtroppo il suo nome è legato essenzialmente alla vicenda del brutale ed efferato assassinio che commise, nel 1590, nei confronti della moglie Maria D'Avalos (sua cugina di primo grado) e del suo amante Fabrizio Carafa. Tale avvenimento determinò, per il principe Carlo, l 'inizio di una vita tormentata da rimorsi indicibili e perduranti che influirono decisamente sulla sua musica, struggente e meravigliosa al contempo.
Lo scrittore Andrea Tarabbia, nel suo bellissimo libro "Madrigale senza suono" -vincitore del premio Campiello ediz. 2019- ci accompagna lungo il tormentato percorso di vita del Principe attraverso misteri, intrighi, amori e sesso, sulla base anche di manoscritti e chiose di Igor' Stravinskij che negli anni "50 e' stato più volte a visitare il luoghi del Principe Carlo.
Quindi una vita, tante storie, diversi amori e tante passioni (caccia e musica) hanno caratterizzato il vissuto di questo grande madrigalista a cui forse manca un giusto riconoscimento storico e culturale compreso quello cinematografico, anche se già diversi sono stati i tentativi in tal senso compreso quello del regista tedesco Herzog che nel 1995 ha dedicato alla figura del Principe un brillante e visionario documentario dal titolo: "Gesualdo - morte per cinque voci (Tod fur funf Stimmen).
Mi rivolgo a Lei nella speranza che possa prendere in considerazione la possibilità di realizzare un film su questo personaggio, ai più poco conosciuto, ma Le posso assicurare che nel panorama musicale occupa sicuramente una posizione di rilievo tanto da essere definito il Principe dei Musici.
Ovviamente mi rendo perfettamente conto dell' enorme sacrificio che Le sto chiedendo ma faccio appello alla sua napoletanita' , se mi posso permettere, in considerazione di questo Principe nato a Venosa, formatosi culturalmente a Napoli, morto proprio nel mio piccolo paese nel 1613. Insomma La invito, e mi avvio alla conclusione nella speranza di non averLa annoiato, a spendere almeno qualche minuto per approfondire, se lo riterra' opportuno, la vita di questo straordinario musicista-principe e poi eventualmente valutare se proseguire o lasciar perdere. Io sono fiducioso, perché amo profondamente il cinema, e amo soprattutto la sua regia. Sono rimasto affascinato da "La Grande Bellezza" e dalle serie "The young pope". Questo, le posso assicurare, non è piaggeria d'occasione né una mossa furbita per attirare la Sua attenzione. Non è nel mio stile. È la pura verità, un amore sviscerato per i suoi film e posso dire che forse, oggi, solo Lei potrebbe cogliere a pieno le varie sfaccettature della vita del Principe intrisa di misteri, tormenti, telento musicale, angosce e soprattutto tantissimo dolore.
Non voglio aggiungere altro.
Voglio cogliere l occasione per invitarla a Gesualdo anche solo per prendere un caffè insieme. Ne sarei felicissimo. Spero vivamente che troverà il tempo per dedicare un po' dei suoi preziosissimi minuti a tutto questo.
Mi scusi ancora se Le ho fatto perdere del tempo.
Con stima e rispetto
Carmine Iannarone, Gesualdo AV.
Ha! cento di questi giorni, buon compleanno.

Autore: Carmine Iannarone

Lettera per Paolo Sorrentino. Lettera 188.

Un commento su questa lettera a Paolo Sorrentino
  1. Buongiorno Paolo Sorrentino,


    Lettera aperta di Carmine Iannarone a Paolo Sorrentino
    “Una storia vera della Napoli del 600”

    (replica, già pubblicata il 31 maggio 2020))

    Buongiorno Paolo Sorrentino,

    Sono un prof. di arte di un piccolo comune della provincia di Avellino, Gesualdo, nome legato ad una delle figure più illustri della Napoli del "600, Il principe Carlo Gesualdo celebre madrigalista, forse tra i più importanti della storia della musica tardo rinascimentale. Egli era discendente dai Normanni, direttamente dalla stirpe reale degli Altavilla. Purtroppo il suo nome è legato essenzialmente alla vicenda del brutale ed efferato assassinio che commise, nel 1590, nei confronti della moglie Maria D'Avalos (sua cugina di primo grado) e del suo amante Fabrizio Carafa. Tale avvenimento determinò, per il principe Carlo, l 'inizio di una vita tormentata da rimorsi indicibili e perduranti che influirono decisamente sulla sua musica, struggente e meravigliosa al contempo.
    Lo scrittore Andrea Tarabbia, nel suo bellissimo libro "Madrigale senza suono" -vincitore del premio Campiello ediz. 2019- ci accompagna lungo il tormentato percorso di vita del Principe attraverso misteri, intrighi, amori e sesso, sulla base anche di manoscritti e chiose di Igor' Stravinskij che negli anni "50 e' stato più volte a visitare il luoghi del Principe Carlo.
    Quindi una vita, tante storie, diversi amori e tante passioni (caccia e musica) hanno caratterizzato il vissuto di questo grande madrigalista a cui forse manca un giusto riconoscimento storico e culturale compreso quello cinematografico, anche se già diversi sono stati i tentativi in tal senso compreso quello del regista tedesco Herzog che nel 1995 ha dedicato alla figura del Principe un brillante e visionario documentario dal titolo: "Gesualdo - morte per cinque voci (Tod fur funf Stimmen).
    Mi rivolgo a Lei nella speranza che possa prendere in considerazione la possibilità di realizzare un film su questo personaggio, ai più poco conosciuto, ma Le posso assicurare che nel panorama musicale occupa sicuramente una posizione di rilievo tanto da essere definito il Principe dei Musici.
    Ovviamente mi rendo perfettamente conto dell' enorme sacrificio che Le sto chiedendo ma faccio appello alla sua napoletanita' , se mi posso permettere, in considerazione di questo Principe nato a Venosa, formatosi culturalmente a Napoli, morto proprio nel mio piccolo paese nel 1613. Insomma La invito, e mi avvio alla conclusione nella speranza di non averLa annoiata, a spendere almeno qualche minuto per approfondire, se lo riterra' opportuno, la vita di questo straordinario musicista-principe e poi eventualmente valutare se proseguire o lasciar perdere. Io sono fiducioso, perché amo profondamente il cinema, e amo soprattutto la sua regia. Sono rimasto affascinato da "La Grande Bellezza" e dalle serie "The young pope". Questo, le posso assicurare, non è piaggeria d'occasione né una mossa furbita per attirare la Sua attenzione. Non è nel mio stile. È la pura verità, un amore sviscerato per i suoi film e posso dire che forse, oggi, solo Lei potrebbe cogliere a pieno le varie sfaccettature della vita del Principe intrisa di misteri, tormenti, telento musicale, angosce e soprattutto tantissimo dolore.
    Non voglio aggiungere altro.
    Voglio cogliere l occasione per invitarla a Gesualdo anche solo per prendere un caffè insieme. Ne sarei felicissimo. Spero vivamente che troverà il tempo per dedicare un po' dei suoi preziosissimi minuti a tutto questo.
    Mi scusi ancora se Le ho fatto perdere del tempo.
    Con stima e rispetto
    Carmine Iannarone, Gesualdo AV.


    Autore: Carmine Iannarone

    C'era 2 anni, da Carmine Iannarone


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