Lettera per Giuseppe Tornatore

Lettera aperta di antonio cirillo a Giuseppe Tornatore
“Ciccillo:sottotenente dell'esercito del sud”

martedì 13 novembre 2018,

Buongiorno Giuseppe Tornatore,
ho scritto un romanza: Ciccillo; come il gattopardo deve essolutamente trasferito in un film e raggiungere i figli degli italiani scappati dal sud dopo l'invasione piemontese, decve raggiungere il cuore della persona del sud che deve assolutamente recuperare l'orgoglio di essere del sud, comprendere che il sud non è povero, ma solo frutto di una serie di depredazioni sistematiche fatte dall'invasore appoggiato da Inghilterra e Francia.
in una ipnosi regressiva sono tornato a vivere la vita di questo soldato illuso da Garibaldi, lo segue e combatte con lui; da Teano capisce l'inganno dell'invasore piemontese e rientra nella fortezza di Gaeta, in cui trova l'eroico fratello, ultimo difensore della fortezza. Scappa nottetempo prima di essere catturato e deportato dai piemontesi e arriva a Pontelandolfo, assediato e distrutto dai piemontesi per rappresaglia, dove la sua fidanzata violentata dai bersaglieri gli muore tra le braccia. Decide di combattele l'invasore. Dopo aver ucciso un bel pò di invasori viene catturato e dopo una grave e significativa ultima notte in cui detta la sua ravbbia e il suo incitamento viane fucilato, ottenendo di essere giustiziato come un soldato, con la sua divisa di sottotenente dell'esercito del sud. Il film è un esplosivo spaccato sulla vera storia dell'invasione del sud, un grido di incitamento ai giovani del sud, eredi di antenati derubati e derisi. Una denuncia contro gli invasori, razziatori, violentatori che hanno distrutto il regno di Napoli.

Autore: antonio cirillo

Lettera per Giuseppe Tornatore. Lettera 269.

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