Lettera per Carlo Verdone

Lettera aperta di Riccardo La Bella a Carlo Verdone
“Tor di valle”

sabato 25 novembre 2017,

Buongiorno Carlo Verdone,

chi ti scrive è, come quasi tutti i romani, un tuo affezionato fan che ti segue e apprezza la tua arte fin dal lontano 1980, arte che ben rappresenta la multiforme realtà antropologica e sociale dell'Italia e della sua capitale. E' quindi con vivo piacere che ho appreso del conferimento alla tua persona del “Dottorato Honoris Causa in Beni Culturali e Territorio” proprio per il tuo impegno teso a valorizzare la cultura e il territorio della nostra amata città.
Quel Territorio le cui vicende, come saprai, sono sempre state cruciali nello sviluppo di una città come Roma, cresciuta in maniera disordinata e caotica in deroga a quei Piani Regolatori che avrebbero dovuto invece identificare regole certe per la pianificazione della città, da rispettare nell'interesse di tutti i cittadini.
E' proprio per l'esigenza di garantire i diritti di tutti, e non solo di pochi speculatori, che esiste l'urbanistica, la quale, tramite strumenti come i Piani Regolatori e i Piani Paesistici, pianifica, tra l'altro, dove, cosa, come e quanto è possibile edificare. La prassi di derogare continuamente, sia in maniera “legale” che “illegale” a tali strumenti è stata invece la causa di quella cementificazione selvaggia che ha sfigurato la nostra Roma e ha, peraltro, contribuito largamente al dissesto delle casse del Comune, costretto a portare ovunque la complessità dei servizi urbani.

Ma veniamo al dunque: Tor di Valle sarà pure “piena di zanzare e topi” come tu affermi ma, se volessi approfondire al di là della propaganda di chi ha interesse a dichiararne il degrado, potresti accorgerti che è una delle ultime aree di agro romano, ancora in gran parte incontaminata, di particolare interesse faunistico, abitata da cormorani, aironi bianchi e cinerini, garzette, gallinelle d'acqua, folaghe, germani reali, upupe, gheppi, falchi pellegrini, nibbi, fagiani per non parlare dei ricci, delle volpi e degli istrici. Tor di Valle presenta anche aspetti vegetazionali dall'elevato valore naturalistico e ambientale, soprattutto lungo la sponda del Tevere che svolge una precisa funzione ecologica di corridoio ambientale.
E' anche per questi motivi, caro Carlo, che, non da oggi ma dal 2007, il territorio di Tor di Valle è stato riconosciuto dal Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio come “Paesaggio naturale di continuità” e sottoposto a “vincolo” di “Recupero e Valorizzazione Paesistica” e di “Area di Visuale”. Lo stesso Piano Regolatore di Roma, approvato definitivamente l'anno successivo, ha inserito l'area di Tor di Valle nella cosiddetta “Rete Ecologica”, cioè nell'insieme dei principali ecosistemi del territorio comunale e delle relative connessioni.

Come puoi constatare, quindi, le Amministrazioni che hanno a suo tempo tutelato il territorio di Tor di Valle sono le stesse che ora vogliono rovesciare lì un milione di metri cubi di cemento e asfalto per consentire ad un privato di relizzarvi il cosiddetto Business Park, il vero scopo dell'operazione (lo Stadio, peraltro destinato ad un affitto a caro prezzo alla tua squadra del cuore, rappresenta solo il 14% della cubatura), con tutti le conseguenze che ne deriverebbero alla cittadinanza, in termini di invivibilità dei quartieri e di oneri economici. Amministrazioni che potrebbero invece tranquillamente individuare decine di aree alternative, urbanisticamente già servite dalle infrastrutture e compatibili con un simile progetto.

E' di tutta evidenza, quindi, caro Carlo, come il problema, per quanto riguarda l'uso del territorio romano, non sia tanto la “lentezza” nel derogare alle regole quanto l'impossibilità di farle rispettare. Quello che dispiace, infine, è che, a volte, magari per scarso approfondimento delle questioni, persone intelligenti e autorevoli, proponendo soluzioni semplici a problemi complessi, si ritrovino a farsi paladine di interessi a dir poco opachi anziché del bene della collettività.

Con immutata stima.

Roma, 24 Novembre 2017 Riccardo La Bella
educatore e divulgatore ambientale
esecutivo Verdi di Roma

Autore: Riccardo La Bella

Lettera per Carlo Verdone. Lettera 273.

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