Lettera per Carlo Verdone

Lettera aperta di Romualdo Liberati a Carlo Verdone
“A Manaus per Amore”

venerdì 30 agosto 2019,

Buonasera Carlo Verdone, mi chiamo Romualdo Liberati di anni 81, tifoso della magica Roma e scrittore agreste di strada. Per mancanza di pratica informatica non sono mai riuscito a contattarla; min piacerebbe da morire perchè la stimo e l'apprezzo per le sue capacità artistiche e perchè è tifoso della magica. Da autore ho editato le mie quattro opere sul sito " IL MIO LIBRO ". L' opera che vorrei farle esaminare è " A MANAUS PER AMORE " una storia sensibile, umana, brillante, pittoresca e di alto profilo professionale impiantata a Roma: (Ospedale Bambino Gesù),Napoli: quartiere Chiaia( Mergellina), ristorante Zì Teresa: (pranzo nunziale con musicisti e cantanti e fuochi d' artificio), Pompei: Chiesa della Madonna, (matrimonio tra il dottor Gennaro e Annarosa). La trama evidenzia la sofferenza e il dolore di un bambino riccioluto brasiliano affetto da leucemia inviato a roma insieme alla sorella Maria Agnesa da padre Tobia, un missionario romano che presta la sua opera umanitaria agli indigeni della foresta amazzonica. e accolto da una coppia di anziani generosi di Centocelle. La vicenda per colpa del figlio,spacciatore; uscito dal carcere in quel momento diventa tragica per i due fratelli, il delinquente requisisce il bambino e costringe la sorella a prostituirsi. Gli episodi più salienti si intrecciano con le vicende amare e sofferenti del bambino che resta solo a Roma, la sorella dopo le denunce fatte deve rientrare in Brasile e dei suoi familiari in ansia. La trama inoltre è ricca di spunti e argomenti etici e sociali e di costume colorati e pittoreschi che mettono in evidenza carattere, personalità e sensibilità dei due medici dell' ospedale Bambino Gesù che curano il bambino e nonostante le scarne possibilità di trovare un midollo spinale compatibile in Italia fanno di tutto per salvargli la vita. L'ultima speranza è la sorella Maria Agnesa che potrebbe trovarsi nella missione di padre Boldrin e padre Tobia. Se le mie poche frasi hanno destato la sua curiosità mi dica come posso contattarla personalmente per farle esaminare il racconto integralmente. Perdoni le mie precauzioni, poiché la vicenda dovrebbe essere limpida, perché alla mia età il timore di essere plagiato è tanto poichè antecedentemente l'astuzia e la bramosia di possesso di alcuni registi e sceneggiatori scellerati a cui ho spedito i racconti mi hanno sconvolto l'esistenza.

Autore: Romualdo Liberati

Lettera per Carlo Verdone. Lettera 391.

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