Lettera per Carlo Verdone

Lettera aperta di GIOVANNI PUGLISI a Carlo Verdone
“Egregio e amatissimo Signor CARLO VERDONE, sono un suo ammir”

venerdì 5 novembre 2021,

Buongiorno Carlo Verdone,

Sono un disabile totale, la mia vita da 20 anni a questa parte mi ha costretto a guardare il mondo da un,altezza di un bambino, seduto sulla mia sedia a rotelle. No, non mi sto lamentando, a differenza di molti, almeno la mia prima parte di vita lo vissuta da normodotato, e ringrazio DIO per questo, facendomi vivere a pieno e in piena salute la mia vita. Non certo a livello economico, mio papà, il mio grande papà, era un umile contadino, il mio più grande orgoglio, padre di quattro figli, mai avuto una casa di proprietà, mai una macchina, mai un motorino e mai una bici, ma in casa nostra regnava l,AMORE, quello vero fatto di valori veri. Mi scusi se mi sono soffermato su queste cose che le sembreranno banalità, ma andiamo al dunque. Io ho scritto molto, più di 15 libri, con non poca difficoltà, dovendo scrivere col naso dalla tastiera del mio pc, come d,altronde sto facendo adesso, riesco a muovere solo il tronco e la testa, e a tal proposito volevo potesse valutare delle mie piccole storie, di cui una vera di una mia conoscente che ormai non c,è più, come un film o una fiction. Vorrei poterle inviare il file con due testi. Non pretendo che sia di suo gradimento, comunque è già un onore essere stato preso in considerazione. UN ABBRACCIO COL CUORE, e grazie

Autore: GIOVANNI PUGLISI

Lettera per Carlo Verdone. Lettera 639.

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