Lettera per Flavio Briatore

Lettera aperta di Domnica Dragan a Flavio Briatore
“Per mio figlio”

martedì 16 dicembre 2014,

Buongiorno Flavio Briatore, mi chiamo Dana, ho 52 anni e non lo so perché ma sento che con lei posso parlare. Sono arrivata in Italia quasi 20 anni fa, in Romania ho conosciuto il mio attuale compagno italiano ed e' stato lui a portarmi qua. Ma volevo parlargli di mio figlio Cristian: ha compiuto 22 anni, da 2 mesi e' cittadino italiano e alla faccia di chi non ha un briciolo di fiducia nei giovani, men che meno, nei nuovi italiani, ha scelto l’Italia per ritagliarsi uno spazio e rimboccarsi le maniche. Con la fiducia immensa di poter costruire anche sulle macerie della crisi.
Immigrato e perciò svantaggiato, perché segnato dai soliti pregiudizi, ragazzo con un'ottima dialettica e di bella presenza, dopo aver finito il liceo scientifico ha scelto di lavorare, anche perché non potevo permettermi di aiutarlo a proseguire gli studi. Carattere solare, adesso lo sento diverso, svogliato. Sara' per le tante porte chiuse in faccia, assenza adesso di un impiego nonostante i suoi sforzi, il mio licenziamento 2 anni fa perché "vecchia" ha tolto un bel po' di risorse e adesso lavora solo mio compagno che ha 70 anni e lo so che mio figlio si vergogna a non poter contribuire neanche alle sue spese, se non quelle della casa. Vorrebbe dimostrare che e' valido, ha provato anche nella legione straniera, ma se nessuno gli offre una possibilita', come puo' dimostrarlo?
Grazie

Autore: Domnica Dragan