Lettera per Giuseppe Tornatore

Lettera aperta di Maurizio Quinto a Giuseppe Tornatore
“Le stelle”

mercoledì 28 febbraio 2018,

Buongiorno Giuseppe Tornatore,
Le invio questa breve storia per un eventuale rappresentazione cinematografica.
Cordiali saluti
Maurizio Quinto
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“Passeggiava con il nonno in riva al mare quando alzò gli occhi al cielo e vide le prime stelle. Nonno cosa sono le stelle? Sai cosa facciamo, raccogliamo un po’ di rami secci portati dal mare e accendiamo un bel fuoco. Vuoi? E le stelle nonno? Aspetta e vedrai Principessa.
Raccolsero il necessario per un bel falò, mentre il sole placava la sua arsura immerso quasi totalmente nel mare. Quando le fiamme iniziarono a vivere, estrasse dalla giacca il portafoglio e da questo una foto di lui e la nonna abbracciati in un bel prato fiorito.
La sminuzzò con cura in mille parti.
Ora apri la mano piccola mia. Le adagiò con attenzione quei piccoli pezzettini che poco prima erano l’immagine dei suoi nonni. Ora chiudila forte e attendimi, ti precederò e tu farai lo stesso.
Lanciò nel fuoco dalla sua mano una parte di coriandoli e indicò con lo sguardo di fare lo stesso a lei. Subito quell’infinità di pezzetti di carta iniziarono ad accendersi librandosi in quella oscurità illuminandola. Salendo diedero vita a un cielo stellato, che rischiarò quelle due figure.
Vedi Principessa le stelle sono le persone che abbiamo amato, e non ci abbandoneranno mai.
Anche tu e la nonna diventerete stelle?
Certo! Tutti diventiamo stelle nel cuore di qualcuno; amore mio”.

Autore: Maurizio Quinto

Lettera per Giuseppe Tornatore. Lettera 223.

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