Lettera per Steven Spielberg

Lettera aperta di Egidio Antonio Cosentino a Steven Spielberg
“Crystal!!!”

giovedì 19 novembre 2015,

a Steven Spielberg
per un film fanta-catastrofico

CRYSTAL!!!

Trama in breve.

In un tranquillo laboratorio statale dove si sperimentano nuove tecnologie, tutti i ricercatori si conoscono, con le rispettive famiglie e, di tanto in tanto, festeggiano insieme anche gli avvenimenti più importanti (anniversari, ecc.).
In tale società di ricerca, Bob Fischer, pochi capelli ed occhiali con vetri spessi, è impegnato in una ricerca per debellare definitivamente la ruggine da qualsiasi metallo ferroso.
Gli esperimenti si susseguono, ma senza un grande successo.
Finchè un giorno, il 13 marzo, mentre Bob sta sperimentando una nuova tecnica e si accinge a prendere la provetta con l’etichetta Z000GIG tra le 20 presenti in un contenitore (che lui nomina mentre stende la mano) contenente del reagente, viene chiamato da un collega.
Mentre si gira per rispondere al collega, con la mano sinistra prende la provetta con l’etichetta Z012GIG e, dopo essersi rigirato, senza accorgersi di aver sbagliato provetta, versa la stessa nel contenitore di vetro posto davanti a lui dove vi era altro liquido.
Il contenuto della provetta con l’etichetta Z012GIG, appena a contatto con il predetto liquido, crea delle onde d’urto le quali rompono la provetta, il contenitore di vetro e le lenti degli occhiali di Bob che il quel momento si era piazzato con la faccia sopra il contenitore.
Alcune schegge dei vetri degli occhiali entrano negli occhi e lui grida facendo accorrere alcuni colleghi, ma poi, pensando a cosa era successo, dice che si è trattato di un banale incidente in quanto lui è scivolato ed è andato a finire con la faccia sopra il contenitore di vetro, facendo infrangere gli occhiali, nella risata generale dei colleghi.
Bob, però, da quel momento, vuole capire bene cosa sia successo.
Non potendo eseguire gli esperimenti nel laboratorio presso cui lavora, un pò alla volta si porta “il lavoro a casa”.
E’ qui che cominciano gli esperimenti, di sera e molte volte di notte, per poter arrivare a replicare quanto accaduto.
Intanto i colleghi notano alcune stranezze in lui, tant’è che tra di loro, nella pausa caffè, parlano proprio di questo.
Intanto Bob, a furia di perfezionare tale esperimento, è riuscito a mettere a punto un marchingegno che, se azionato e diretto verso un vetro, lo infrange!!!
Il raggio d’azione, però, è molto breve e va perfezionato.
Nel contempo Bob pensa che tale “arma” nelle mani di qualche nazione potente, potrebbe annullare pistole, fucili, mitra, carri armati e quant’altro a disposizione delle truppe militari, ma come?
Si pensi che quest’arma, potenziata per un raggio di qualche chilometro, potrebbe frantumare gli occhiali di tutte le persone, i vetri delle finestre delle abitazioni, degli ospedali, i finestrini dei treni, gli oblò degli aerei, delle navi. Si potrebbero frantumare i vetri di tutti i telefonini e degli schermi dei computer, nonché di tutti i bulbi in vetro delle lampadine (come si potrebbe vivere senza…). Ancora, si potrebbe distruggere il Pentagono infrangendone tutte le vetrate e… chi più ne ha ne metta.
Si potrebbero vincere le guerre senza ammazzare direttamente le persone, ma privandole di quello che a loro serve per la quotidianità.
Come potrebbe vivere senza occhiali chi ha una grossa miopia; come farebbero a vivere le persone in pieno inverno senza vetri alle finestre (specialmente in un palazzo di vetro: come potrebbero resistere le persone in un ambiente privo di protezione dall’esterno?; i treni, i bus, a viaggiare in auto senza la protezione dei vetri; gli ospedali, gli aerei, le navi…
Bob riesce a perfezionare tale arma ad onde d’urto direzionali per un raggio d’azione di circa mt. 30.
Preso dalla voglia di sperimentarla, si porta in un palazzo e punta l’arma verso il palazzo vicino facendo fuoco: all’istante tutti i vetri del palazzo di 20 piani si infrangono e cadono sul sottostante marciapiede facendo numerose vittime di ignari pedoni.
Bob non si aspettava una reazione simile e, impacchettato in tutta fretta “l’arma”, se la svigna scappando verso casa.
I telegiornali si susseguono. Ma nessuno riesce a capire il perché tutti i vetri della facciata del palazzo si sono infranti contemporaneamente!!!
Passa qualche mese e “l’arma” viene ancora migliorata.
Questa volta Bob vuole sperimentarla su oggetti mobili.
Si reca presso l’aeroporto più vicino e aspetta che parte qualche aereo “piccolino” per poter eseguire l’esperimento.
Ecco che si leva in volo un piccolo velivolo e, quando lo stesso ha preso quota, Bob punta “l’arma” verso l’aereo e preme il grilletto: in un istante gli oblò laterali e i vetri della cabina di pilotaggio vanno in frantumi.
L’aereo non resiste molto in aria e, con le grida dei passeggeri (con alcuni svolazzanti per la carlinga), cade rovinosamente.
Dalla scatola nera non si riesce a capire del perché l’aereo sia precipitato (tutte le condizioni erano favorevoli).
Un dilemma che nessuno riesce a sciogliere!!!
Bob sa che il laboratorio dove lui lavora e si sperimentano nuove tecnologie è sorvegliato da agenti e telecamere, ma non sa, però, che vi sono degli agenti speciali che a turno sorvegliano i dipendenti anche fuori dall’orario di lavoro, proprio perché fanno degli esperimenti che non devono assolutamente raccontare a chicchessia.
Così, dai fatti accaduti, dalle chiacchiere dei colleghi, dai pedinamenti eseguiti dagli agenti speciali e soprattutto dalla visione del filmato del giorno 13 marzo ripreso nella sala degli esperimenti, gli agenti speciali e il loro comandante hanno una chiara visione dei fatti (occhiali e provette infranti) e quindi concordano che sia lui l’artefice di quanto è accaduto.
Però gli agenti non vanno direttamente nella stanza degli esperimenti di Bob per farsi raccontare come sono andate le cose, ma mandano delle forze speciali lungo la strada che lui fa di solito a piedi nell’ultimo tratto prima di arrivare a casa e lo rapiscono spingendolo in un furgoncino-roulotte.
Qui dentro viene interrogato e lui, pauroso e preoccupato, dopo essere stato portato in un posto segreto, spiffera tutto.
Ma non finisce qui!!!
Chi sta al di sopra delle forze speciali affina gli esperimenti intrapresi da Bob, tant’è che alcuni ricercatori, parlandone serenamente al bar, non si accorgono che alcuni individui carpiscono i loro ragionamenti e nei giorni successivi, eludendo la sorveglianza, li rapiscono facendosi dire, sotto minaccia, ulteriori approfondimenti.
Con la “complicità” di detti ricercatori i predetti individui fanno irruzione nel laboratorio di ricerca portandosi via gli esperimenti in atto.
Qui cominciano gli esperimenti “privati” su obiettivi quali palazzi, aerei, treni ad alta velocità, ecc..
Dopo la “dimostrazione”, i citati individui contattano le autorità di tutto il mondo affinchè chi offre di più possa venire in possesso di tale arma micidiale che si può paragonare alla bomba atomica.
Chi ne verrà in possesso dominerà il mondo e terrà in scacco le altre nazioni!!!
Per far sì che i loschi individui raggiungano lo scopo, danno come ultimatum una settimana di tempo, dopo di che, per cominciare, a dimostrazione della potenza dell’arma in loro possesso, faranno saltare tutti i satelliti per le telecomunicazioni e gps (i satelliti hanno enormi braccia con sopra applicate migliaia di tessere al silicio per catturare la luce con la quale alimentano le batterie solari. Inoltre il silicio è il principale componente del vetro, cemento, ceramica e silicone).
I loschi individui non hanno fatto però i conti con l’oste: vengono individuati dagli agenti di una nazione straniera e, dopo una colluttazione, vengono catturati.
La nazione venuta così in possesso della micidiale arma, però, non si fa scoprire e, come prima dimostrazione fa saltare tutti i computer della borsa di un’altra nazione (frantumandone il silicio) e poi si farà avanti per esporne lo scopo.
Le altre nazioni però, a questo punto che fanno?
Non staranno di certo a guardare e si coalizzeranno affinchè si metta fine a questa distruzione che porterà sicuramente alla fine del mondo…

Fine

P.S.: Graficamente il titolo dovrà essere costituito da numerosi pezzi di vetro che esplodono in tanti frantumi.

Per qualsiasi contatto:
Egidio Antonio Cosentino
Via Roma n. 490/2
85040 Castelluccio Inferiore (PZ)
Italy
Tel.: 0973-662172
Cell.: ###########
e-mail: ###########

Autore: Egidio Antonio Cosentino

Lettera per Steven Spielberg. Lettera 28.

3 commenti su questa lettera a Steven Spielberg
  1. Peccato . È' solo una idea per un film . Ma per fare un film occorre una regolare sceneggiatura, dialoghi ...i film non si fanno con le idee! Scriva una sceneggiata completa , o un romanzo sulla sua trama/idea ...Poi , successivamente , lo rimetta alle case cinematografiche...e non si sa mai, o lo pubblicano o ne fanno un film, oppure le due cose entrambe ..Una sola idea , non è niente di tutto questo . Mi creda ...

    C'era 8 anni, da Amica
  2. Ps . Nemmeno la sua idea è tanto originale. Lo so pure io che sono una donna come si fa a rompere i vetri da lontano . Basta scagliarci contro un pezzettino di ceramica presa dallo stritolamento di quella che avvolge la Candela, quella che da la scintilla per l'accenzione del motore del mio scooter. Lo sanno anche i bambini ..,

    C'era 8 anni, da Amica
  3. L'autore: lasciate che sia Stevens a giudicare!

    C'era 8 anni, da Gigino


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