Lettera per Lapo Elkann

Lettera aperta di g.e.r. a Lapo Elkann
“Mamma e moglie”

martedì 11 febbraio 2020,

Buongiorno Lapo Elkann,

faccio seguito alla mia n° 36. Abituata a dare e mai a chiedere, rileggendola, mi sono accorta di essere incorsa in numerose imprecisazioni, abbi la bontà di ascoltarmi. Abitiamo in Veneto proprio ai confini tra Verona e Vicenza. Lo studio di mio figlio con un altro architetto, compagno di scuola é in Vicenza.Metto in chiaro perché siamo così squattrinati :
1988 mutuo 120 milioni per pagare i due terzi eredità casa,
2001 dimezzato T.F.R. marito a seguito crollo banche (Torri Gemelle)
40.milioni per rendere abitabile casa (papà in seguito morte mamma non aveva finito lavori...
2001 tre anni mobilità lunga mio marito
costo alto figlio studente a Venezia e lasciato lì per miglior socializzazione (mai avvenuta)
la malattia,specialisti e farmaci é sempre stata compagna sia mia sia del figlio.....
ora pavimenti finiti (bisogno ricambio o almeno sistemarli ma non ci sono i soldi...)
il conto corrente nostro é attualmente di euro 17.500
N. non vuole andare a prendersi da vestire in quanto consapevole della nostra povertà
guida mio marito e la nostra vecchia "Idea" acquistata usata é finita; mentre mio m. può prendere mezzi pubblici (i pochissimi che ci sono) io non so come farò in quanto, aiutata, posso salire in macchina piccola mentre cammino se sorretta o col deambulatore
mio f ha una "grande punto" acquistata a rate e, a dicembre, il mutuo sarà finito.
Forse ora tutto ti sarà più chiaro, scusami per domenica mattina, ma nello scriverti, ero disperata ed emozionata, consapevole che con quel mio concetto di "onestà sempre" avevo seminato troppa severità....
Ti assicuro comunque che mio figlio é un architetto capace ed ha studiato e lavora insieme a quel amico di sempre; non sarebbe male impegnarli tutti e due; l'altro ha avuto una famiglia ben diversa nelle capacità economiche.
Scusami; un abbraccione.

Autore: g.e.r.