Lettera per Paolo Sorrentino

Lettera aperta di Umberto scognamiglio a Paolo Sorrentino
“Avvocato per costrizione”

giovedì 18 marzo 2021,

Buongiorno Paolo Sorrentino,

Sono Umberto Scognamiglio, 52 anni. Vivo a Napoli, dove faccio l' avvocato da oltre 25 anni per " costrizione paterna". Mio padre faceva l'avvocato. A 18 anni, mosso da una passione smisurata per la recitazione, gli espressi il desiderio di andare a Roma per provare ad entrare all' Accademia d' arte drammatica. " Guagliò in questa casa, o si studia o te ne vai" fu la sua risposta. Rimasi, mi iscrissi a giurisprudenza, conseguii la laurea e ho fatto l' avvocato con lo stesso entusiasmo di un condannato a morte. Mio padre prima e mia moglie dopo hanno sempre osteggiato la mia passione per la recitazione. Sono arrivato a fare teatro negli anni in clandestinità. Senza, avrei vissuto peggio. Ho frequentato alcuni corsi a Napoli, fatto teatro di vario genere. Ricevuto attestati di stima dai miei maestri, alcuni dei quali allievi di Eduardo. Ma sempre di corsa. Fino a quando due anni fa la produzione di Gomorra non mi chiede l' autorizzazione ad accedere in un condominoo , che amministravo. Una mattina mi reco nel palazzo sul set, e chiedo come potevo fare per inviare un mio curriculum per le fiction Rai. Lo faccio , conosco i responsabili di un' agenzia di casting di Napoli, e da allora ho la fortuna di partecipare ad alcuni provini per piccole parti, ovviamente, ne " Il Commissario Ricciardi", in Mina Settembre, Pizzofalcone e Gomorra 5. Tutti superati.
Dovrei esserne contento
Ma la rabbia di aver gettato una vita in un tribunale, di non aver avuto il coraggio di ribellarmi a mio padre, e di non aver anche solo provato a diventare uno dei migliori nella recitazione, prevale di gran lunga sulla gioia di essere riuscito a 50 anni a coronare un mio piccolo sogno.
Mi farebbe piacere conoscerLa. O in alternativa vincere il terzo scudetto, primm ca murimm...ahahah
Un abbraccio

Autore: Umberto scognamiglio