Lettera per Paolo Sorrentino

Lettera aperta di Umberto Pecile a Paolo Sorrentino
“The Young Pope”

venerdì 4 agosto 2017,

Buonasera, ho avuto il piacere di vedere la serie da Lei diretta.
Vorrei capire meglio alcuni passaggi. Il prete (con grandi incarichi negli Stati Uniti) che ammette di aver subito abusi e poi di averli a sua volta fatti a dei minori sotto sua tutela. La condanna sarebbe il trasferimento in Alaska. Vorrei capire per quale motivo invece non si sia provveduto al suo trasferimento in carcere. Come sarebbe toccato a tutti quelli che si sarebbero (non preti) comportati nello stesso modo. Mi spiego meglio, un violentatore di bambini non prete va in carcere, se prete "lo trasferiamo". La serie che ha diretto quale messaggio vuole trasmettere? Il denaro e la notorietà sacrifica tutto? Notorietà e "compenso". Come dobbiamo interpretarla?

Autore: Umberto Pecile

Lettera per Paolo Sorrentino. Lettera 68.

Un commento su questa lettera a Paolo Sorrentino
  1. domanda molto interessante, io credo che la serie se ha un messaggio è molto più difficile da individuare , nello specifico il passaggio che ti ha tanto colpito è solo un normale accadimento ,un fatto di vita quotidiana un aspetto di come và il mondo , la realtà di non giustizia. ho appena visto l'amico di famiglia in cui il fantastico protagonista la dice chiaramente su come la pensa sorrentino sul concetto di giustizia .

    C'era 6 anni, da marco


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